Le Note del Gufo, 43

Vivo in un allegro Paese dove il paradossale umorismo di un Groucho Marx o Woody Allen viene quotidianamente superato. Per esempio, capita di sentire o leggere che un certo criminale venga arrestato, condannato per direttissima e rilasciato, subito all’istante.
Ecco, ogni volta mi viene da riflettere: dov’è la condanna? nel tornare libero?

Può darsi che non c’entri molto, ma la logica mi pare la stessa della non meglio identificata e simpatica Cecilia Seppia che twitta: Cari uomini, se una donna vi dice: “scendo tra 5 minuti” significa che tra 5 minuti scenderà… è inutile che citofonate ogni mezz’ora!

Felici vacanze.

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37 risposte a Le Note del Gufo, 43

  1. Alessandra ha detto:

    Non so neppure io se c’entri qualcosa, ma sai cosa aveva scritto Pitigrilli? Che per capire i paradossi bisogna essere intelligenti, per seguirli imbecilli. A questo punto mi viene il sospetto di non essere né intelligente né imbecille. Un abbraccio refrigerante, che con questo caldo ci vuole, e anche molto solidale 🙂

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    • Guido Sperandio ha detto:

      C’entra, c’entra!
      Piuttosto già che ci sei… sono andato a dare un’occhiata (un riesumo) a Oz, storia di ecc. – e l’incipit e a seguire è tornato a ingolosirmi. Fila via chiaro e gustoso. (Quando arriverò al tuo famoso estratto… ti penserò… :-))
      Ho scaricato il libro nel reader per rileggerlo, adesso prima però devo finire un giallo islandese di autore locale. Sarà che con questo caldo immedesimarsi nella fresca Islanda corrobora. Di questi tempi, non c’è freddo che basti!
      Alla prossima.
      PS: Pitigrilli a suo tempo, era un best seller e anche molto osteggiato per il comune senso del pudore dell’epoca. In Internet ho vidto che , ahimè, c’è anche dell’altro, peccato.

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      • Alessandra ha detto:

        Ho visto adesso, non lo sapevo. E pensare che era anche ebreo, da parte paterna… Quindi ancora più incomprensibile il suo comportamento, tanto per restare nell’ambito dei paradossi. Ma a me interessava l’aforisma, visto che calzava a pennello per l’occasione 😉
        PS nel libro di Oz ci sono diversi episodi gustosi o insoliti, prova a rileggere quello della bambina (!!) che appare e scompare tra selve di tessuti e abiti fluttuanti (capitolo 31), oppure quello in cui ricorda i momenti in cui recitava il ruolo del bambino “speciale” per soddisfare le aspettative degli adulti, oppure quello dei gatti della Maestraisabela, addestrati a comportarsi come degli umani… Passaggi deliziosi, che fanno spesso sorridere.

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  2. Paola ha detto:

    Direi che una bella riforma della giustizia sarebbe auspicabile

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    • Guido Sperandio ha detto:

      Temo che come diceva quel tale, tutto cambierebbe per non cambiare niente.
      Combinazione, proprio ieri sera, ho visto in TV la ricostruzione dell’omicidio di una donna ad opera del solito stalker. Tipo violento e quindi lasciato dalla donna.
      Non si tratta di uno sceneggiato nè delle ben note fake news che girano in Rete. Ma di un caso acclarato e omologato nero su bianco da atti giudiziari e quindi sulla base di dati indiscutibili.
      Ti dico soltanto che dopo un primo accoltellamento, dal quale la donna è uscita miracolosamente con meraviglia degli stessi medici, la poveretta s’è ritrovata l’uomo libero dopo quattro mesi e residente nei pressi di casa. La tortura è durata dal 2006 al 2010, mica un giorno, col delinquente che la spiava e tampinava e a dispetto delle continue denunce. Fra l’altro, la vittima, nel frattempo, è finita anche sequestrata dall’aguzzino riuscendo fortunosamente a fuggire.
      Per farla breve, il tizio infine l’ha finita a coltellate definitivamente.
      Le telefonate a Polizia e Carabinieri di aiuto sono state trasmesse in TV in quanto registrate ed ora pubblicabili e, credimi, sentire il comportamento delle cosiddette Forze dell’Ordine di fronte ad autentiche emergenze è roba da provare i brividi.
      Quella donna è morta uccisa dallo Stato!
      Adesso la famiglia è ricorsa a un avvocato, ma hai voglia…. Puoi fare tutte le leggi che vuoi, se poi non vengono rispettate o ignorate, restano solo parole e fabbriche di timbri e carte. (A meno di non essere il Sindaco della mia città, dove due zingare dopo tutta una serie di furti hanno commesso la svista di rubare nel suo appartamento. Tempo 48 ore, hanno beccato le due e recuperato la refurtiva fino all’ultimo gioiello.)

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      • Neda ha detto:

        Nel mio paesello sono solerti, i Carabinieri, dalle 8 alle 17. Dopo di che la caserma è chiusa e bisogna fare riferimento a un’altra caserma a 40 minuti da qui. In compenso la polizia urbana non è rintracciabile: è sempre fuori a fare multe a chi non taglia l’erba dei giardini.
        Oggi ho telefonato in caserma a causa di un losco individuo che si aggirava nei paraggi, sono venuti subito e sono andati in giro a pattugliare.

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      • Paola ha detto:

        Abitiamo nella stessa città. Sono sempre annichilita davanti a certi racconti, e io per prima mi immedesimo: se capitasse a me, che farei? Anche avessi un posto protetto dove andare, a poi? Non esco più di casa, non vado a lavorare? Non è difficile calarsi nei panni delle vittime e capire che non siamo tutelati per niente

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  3. Pendolante ha detto:

    una riforma degli orologi?

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  4. mrsbean73 ha detto:

    Buona estate a te caro Guido! La logica c’entra, sempre pertinenti e sagaci le tue riflessioni…ma le donne sono fatte così Guido, pensa che delusione trovare sotto casa sua una donna già pronta che ti aspetta, non credi? Potrei giurarci! un abbraccio

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  5. maratrufelli ha detto:

    Speriamo nel “cambiamento” …!?…

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  6. maratrufelli ha detto:

    Caro Guido…sempre presente sarai..sempre sempre sempre caro amico di penna

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  7. Giorgiana ha detto:

    Carissimo Guido ti lascio soltanto un saluto, avete già detto tutto. 🙂
    Buona serata!

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  8. Alessandra ha detto:

    Mmhhh Guido, ti fai proprio desiderare! Non starai mica preparando una serie di disegni o vignette umoristiche (lo spero, confesso!) 😉

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    • Guido Sperandio ha detto:

      Sì, press’a poco, anche se i disegni o le vignette sono altrui, già, lo ammetto, siamo alla frutta. Insomma, sto annaspando. Quanto al blog, come vedi, sto alla larga, stiamo attraversando un momento in cui l’umorismo lo fa chi invece non dovrebbe farlo. Se dovessi mettere nel blog quello che penso… sarei così volgare da vergognarmi delle mie stesse parole. In compenso, ho letto due bei lavori: Corruzione di Don Winslow e 1918, l’Influenza Spagnola di una giornalista inglese, molto intelligente e documentata, istruttivo. Poi c’è Cecov, lì sullo sfondo, di cui – combinazione – ho riletto la famosa novella di cui da te si parla.
      Conclusione: ti sono grato per il tuo carinissimo ricordo, diciamoci sempre a onta di tutto: A PRESTO!

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