Le Note del Gufo, 25-29

25.
In quella via affollata di negozi è restato aperto solo un esercizio. Unico a superare crisi e mutamenti, la clientela non gli manca. Discreto, non ha insegne, le avesse, leggereste: Pompe funebri.

26.
Il signore anziano, parecchio anziano, paga due lampadine alla cassa. Sussulta: «Venti euro, così care?».
«Ma durano… quindici anni di vita garantita.»
«Ai miei eredi non gliene frega niente di ereditare due lampadine.»

27.
C’era la moda delle calze da donna con la riga dietro.

1940, scoppia la guerra e le calze diventano lusso irreperibile: le donne suppliscono tingendosi le gambe color-calza e tirandovi una riga sopra.

Ogni epoca ha i suoi vezzi. I nipoti, se no, di cosa riderebbero?

28.
Telefono all’antennista: «La7 mi fa ancora i quadretti».
L’antennista: «Ho sistemato l’antenna a gennaio e gli alberi erano spogli».
«Cosa c’entra…???»
«Le foglie adesso crescono e fanno da barriera al segnale».
Trump rimedierebbe con il napalm, penso. Ma io non sono Trump. Godo a pensare che tanti uccellini suppliranno a La7, il fiu-fiu di un merlo innamorato è sempre meglio di un talk-show.

29.
Sono in pratica tre i modi per imparare il mondo.
Il primo, le chiacchiere scambiate nel nostro quotidiano. Il secondo, i mezzi d’informazione. Terzo, i libri. E sui libri non potevo far a meno di caderci. Lo spunto: il velo delle mussulmane e le incongruenze umane.
Il libro in questione è uscito tempo fa e si intitola Leggere Lolita a Teheran. L’autrice, Azar Nafisi, racconta che la nonna materna all’epoca portava come d’usanza il velo. Ma l’allora Scià, intendendo modernizzare il Paese, aveva imposto l’abolizione del velo e la nonna dell’autrice ne era restata traumatizzata. Uscire senza velo, le dava l’impressione di una spudorata nudità. Se ne restò a lungo chiusa in casa.
L’esatto contrario per Azar, la nipote, scrittrice, che non tollerando l’attuale regime, le sue imposizioni tra cui il velo, ha lasciato per gli USA, patria e velo.

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26 risposte a Le Note del Gufo, 25-29

  1. 65luna ha detto:

    Ho riso!!!! Buon sabato,65Luna

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  2. tommasoaramaico ha detto:

    Intriganti. n. 26 e 29 su tutti!

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  3. Neda ha detto:

    Da un po’ di tempo, La7 noi non la prendiamo più. Ho chiamato l’antennista che mi ha detto che non la prende nemmeno lui.

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  4. Paola C. ha detto:

    Buona domeica Guido! 🙂

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  5. Pendolante ha detto:

    Nemmeno io vedo La7, ma senza velo non mi sento nuda. Piuttosto mi tingerei la riga sulle gambe

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  6. sara ha detto:

    Finalmente ho potuto rileggerlo con calma…mi era piaciuto sul momento ma non ero sicura di aver capito alcune cose e allora l’ho riletto adesso….per alcuni punti ho sorriso compiaciuta. Bello e vivace! Grazie

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  7. lilasmile ha detto:

    Bello lo spunto di questo libro “Leggere Lolita a Teheran”. Il mondo delle donne è pieno di sfumature legate anche ai trascorsi di vita e alle usanze dei loro paesi di origine.

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  8. L'Irriverente ha detto:

    Il negozio di pompe funebri è esente dal fallimento, si sa; di questi tempi, poi… Su Trump devo dire che mi ha un po’ deluso: non che mi aspettassi chi sa che cosa, ma speravo che, almeno per mantenere le promesse elettorali – cosa che, bisogna riconoscergli, nel bene e nel male ha almeno tentato di fare – tentasse soluzioni diverse da quel sistema del bombardamento cui hanno fatto ricorso i suoi predecessori degli ultimi anni, soprattutto il Premio Nobel per la Pace Barak Hussein Obama. Poi ci lamentiamo che gli islamici più radicali aderiscano ai movimenti terroristici – naturalmente nati per soldi, ma questo non si spiega mai agli adepti – e vengano a fare attentati in Occidente… Se l’Occidente imparasse a usare la diplomazia, per la quale ha un ogni Paese scuole e corsi universitari di alto livello, magari, le cose cambierebbero. Ma ci son di mezzo i soliti interessi a brevissimo termine. Riesumando una conversazione che abbiamo già avuto tempo fa, concluderei che non siano le nazioni a farsi la guerra, come ha voluto sostenere qualcuno per giustificare entità sovranazionali che mettono il becco ovunque in barba all’autodeterminazione dei popoli: i governi si fanno la guerra; le nazioni vengono bombardate.

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    • Guido Sperandio ha detto:

      Mi scuso per il ritardo ma sto facendo i conti con le para-influenze di stagione e vari altri non gradevoli imprevisti.
      Nel frattempo, tra il tuo commento ed ora c’è stato l’ennesimo attentato. Eppure ho appena letto che la siccità in Africa Orientale sta facendo strage di uomini e animali preziosi, ma – a quanto pare – l’essere umano preferisce impiegare capitali ed energie non a salvare ma a ulteriormente devastare. Passano i secoli e l’essere umano è sempre allo stesso punto.

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  9. alessialia ha detto:

    guidino che belle tutte le tue perle….

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