Terrone chi?

Sono affezionato a John Fante per la sua scrittura semplice e immediata, sincera e brillante. Tra i suoi titoli, mi sembra che «Chiedi alla polvere» sia il più accattivante.9788871681054La storia si svolge a Los Angeles ed è autobiografica. Il protagonista, a un certo punto, si innamora di una povera immigrata messicana, inserviente in uno squallido bar. E nei momenti di rissa – lui, dall’alto del suo sentirsi americano – rinfaccia alla ragazza d’essere una terrona (non usa questo termine, ma questo il senso, spregiativo).
Ho sorriso parecchio  leggendolo perché l’americano John Fante era di sangue che più terrone non si può. Era figlio di emigranti abruzzesi. Con tutti i crismi di quel Sud italiano tradizionale, sebbene ormai di un tempo.
Il padre, manovale, carattere esuberante, gran bevitore di Chianti (della California, ma mica di whisky), costantemente in giro con compagnie discutibili e dedito a frequentazioni femminili equivoche.
La madre, bigotta casa & chiesa, occupata con le figlie a riempire le pareti di immaginette e santi e a farsi segni della croce.
Ora il confine tra libri e vita è molto labile, non sai dove finiscono i primi e la vita incomincia. Così, tempo fa, un amico calabrese, da decenni a Milano, e con successo – mi raccontava della figlia, la più grande, che girava per la casa proclamando: «Non mi sposo, e se mai capitasse, mai e poi mai con un terrone».
Ho riso con l’amico e mi è tornato in mente, appunto, John Fante.
Lì un… americano.
Qui una… milanese.

Nota: La figlia dell’amico calabrese s’è sposata. Con un terrone. Ed ora vive felicemente coniugata, a Lecce.

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50 risposte a Terrone chi?

  1. L'Irriverente ha detto:

    Su un muro dell’aula in cui passai la terza liceo classico – quinta per le altre scuole superiori – c’era una frase che mi ha sempre divertito, dato che per un quarto – cioè i nonni materni, ma la mamma è nata qui – rientro nella categoria: “Si ringrazia la Regione Puglia per averci fornito i milanesi”.

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  2. Pendolante ha detto:

    Morale: siamo tutti terroni per qualcuno

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  3. alessialia ha detto:

    ah bene!
    c’è sempre un nord piu nord del nord!

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  4. quasi40anni ha detto:

    L’uomo terrone e’sempre una garanzia.Mi ha fatto molto sorridere questo post!

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  5. Paola C. ha detto:

    “Chi disprezza compra” avrebbe detto mia nonna… 😉

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  6. elis19mr ha detto:

    Felice he tu abbia ricordato John Fante, ma se parliamo di “terroni” chi meglio di Giancarlo De Cataldo? Li (ci) descrive in modo magistrale; e parte proprio dal nord per far comprendere ( in positivo) chi è il terrone :-)))

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  7. lilasmile ha detto:

    Veramente molto ironico quello che hai scritto. Decisamente mai dire mai e soprattutto mai prendere per dato di fatto un pregiudizio. La vita ha infinite variabili 🙂

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  8. lilasmile ha detto:

    Buongiorno. Ho visto che hai lasciato la tua impronta da me. Ma per accettare il tuo commento devo moderarlo dalla mia posta. Forse ci riuscirò in giornata. Oggi è una giornata movimentata. Compleanno della mia mamma. P.s. non andrò a votare in America 😉

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  9. alessialia ha detto:

    venivo a fare un saluto al mio guru!

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  10. mrsbean73 ha detto:

    🙂 Proprio vero, è successo anche a me, ho sposato un terrone e a sua volta lo fece mia mamma, contaminando la nostra sabaudite 🙂
    baci baci

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  11. gelsobianco ha detto:

    Oh, che tristezza se fossimo tutti uguali. Ben vengano le differenze.
    I visi più belli, poi, sono proprio quelli delle “razze” miste.
    Talvolta “terrone” è detto con simpatia, dolcezza… Bello questo!
    C’è poi sempre un terrone che dice “terrone” a un altro abitando un po’ più al nord.
    Io amo il sud e amo il nord per motivi diversi.
    Eppure ci sono state guerre e ce ne sono ancora tra nord e sud…
    Buona notte, Guido.
    🙂
    gb

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  12. Neda ha detto:

    Negli anni settanta, quando pascolavo spesso in Germania, ricordo gli amici del Nord-Rhein-Westfalen considerare i bavaresi come se fossero dei terroni. Tra l’altro, quelli del Baden Wuertenberg consideravano i tedeschi del mare del nord come se fossero degli idioti. Quante barzellette al riguardo.
    A quanto pare “tutto il mondo è paese”.

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  13. stupendizia ha detto:

    Hai detto a qualcuno che lo ricorderai nelle tue preghiere: sei un cattolico? Lo chiedo per pura curiosità essendo io una laica e non potendo credere che, ancora, l’intelligenza si affossi nelle religioni. Non prenderla sul pesante…

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    • Guido Sperandio ha detto:

      Non la prendo sul pesante, anzi tutt’altro, incappassi sempre in tanto garbo, quale il tuo! (Mi riferisco non tanto agli incontri qui in wp, ma appena si mette il piede fuori in strada…)
      Sono laico e proprio per questo ho paventato alla gentile interlocutrice di giovarsi delle mie preghiere… 🙂
      Ti dirò però che in realtà siamo tutti cattolici per DNA, con comportamenti non consci, non per altro ma per la tradizione di secoli. Vedi l’arte da cui siamo circondati e come ogni regione abbia le sue bestemmie particolari, variate e radicate (sic!). Hai solo da scegliere tra Toscana e il cattolicissimo Veneto… Se però dovessi scegliere tra una chiesa e una moschea, preferisco la vecchia parrocchia con le campane che suonano a Pasqua 🙂

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  14. stupendizia ha detto:

    Grazie, non l’hai presa sul pesante.

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